Quando si tratta di saldatura e metodi di lavorazione, ci sono diversi fattori da considerare. Tra questi, troviamo di certo i vari componenti da utilizzare. Come ben sapete, esistono differenti tipi di saldatrici e lo stesso vale per le punte per saldatura.
Ogni elemento ha le sue particolarità e ogni prodotto viene realizzato pensando a funzionalità diversificate tra loro. Con queste premesse, andiamo a conoscere meglio le punte e le loro caratteristiche, al fine di aiutarvi a fare la scelta migliore per l’operazione di saldatura che desiderate effettuare.
Punte per saldatura: cosa sono? Un po’ di storia…
Molto tempo fa, le punte per la saldatura venivano realizzate esclusivamente con il rame. Questo accade ancora oggi, ma solo in alcuni casi, e si tratta perlopiù di prodotti molto economici e dalle limitate funzionalità.
Fin dalla loro ideazione, questi componenti sono stati essenziali per l’esecuzione dei lavori di saldatura. Per queste ragioni, da sempre venivano prodotti con estrema attenzione, attraverso la levigatura o la limatura del metallo.
Proprio come accade con le moderne punte saldanti, durante le operazioni, la punta di rame trasmetteva il calore sulla zona di metallo da saldare, dando luogo alla sua fusione e alla successiva saldatura tra le parti.
Negli anni ’80, dopo aver appurato che il rame non era abbastanza efficiente, né tantomeno utile per portare a termine gran parte dei lavori in maniera eccellente, si effettuarono alcune modifiche alle punte saldanti.
Nello specifico, si decise di aggiungere una placca di ferro all’estremità che andava a contatto con il materiale da saldare. Questo avrebbe potuto impedire al rame di dissolversi durante le lavorazioni. In questo modo, si potevano ottenere risultati più ottimali, nonché avvalersi di punte più durature.
Con il tempo, l’evoluzione non si è fermata, dando luogo ad altre soluzioni ancor più innovative e performanti. Alla base di ogni punta, c’è però una struttura e composizione similare a quella delle prime punte saldanti. Come vedrete fra poco, anche la funzione primaria non è cambiata.
L’importanza delle punte per saldatura
Gli operatori alle prime armi, o che ancora devono avvalersi di una valida formazione, spesso non sanno di aver a che fare con componenti estremamente importanti. Infatti, quando si tratta di saldatura nell’ambito elettronico, la punta utilizzata influisce molto sui risultati ottenuti: potranno essere più o meno soddisfacenti, a seconda del tipo di punta scelta. Perché accade questo?
Per rispondere a questa domanda, è utile dire innanzitutto che questo elemento ha la funzione di apportare il calore sull’area da saldare. Il calore viene generato dalla resistenza, ma sarà la punta di saldatura a doverlo trasferire efficientemente sulla zona da lavorare.
Chiaramente, qui entra in gioco anche la bravura dell’operatore: dovrà sfruttare al meglio la punta e riscaldare il metallo da saldare in modo molto rapido. Dovrà inoltre utilizzare la pressione più idonea e fare del suo meglio per non rovinare la zona da lavorare. (Anche un eccessivo o un prolungato riscaldamento dell’area da saldare può compromettere il risultato finale.)
Le punte per la saldatura devono perciò essere scelte con attenzione, in maniera tale da facilitare le operazioni dell’utente, e devono garantire precisione ed elevata efficienza.
La scelta del componente più valido
Come in ogni caso, anche quando si tratta di punte per saldatura è importante prediligere la qualità. è doveroso inoltre selezionare il prodotto migliore basandosi sul lavoro da eseguire e sul materiale da saldare. Persino la scelta della saldatrice è importante: è chiaro che anch’essa, insieme alla punta e alle altre strumentazioni utilizzate, dovrà offrire eccellenti performance e notevoli funzionalità.
Oltre a selezionare le migliori punte saldanti, è fondamentale ricordare che usarle per troppo tempo non è una buona idea. Infatti, l’usura dell’elemento può influire negativamente sui costi e i tempi di produzione.
Sul mercato sono disponibili differenti tipologie di articoli in grado di garantire la massima efficienza, e variano spesso in base alle loro dimensioni, che possono essere di pochi decimi di millimetro ma anche di qualche centimetro.
Naturalmente, ogni punta ha le sue funzionalità ed è destinata ad uno specifico tipo di lavorazione e materiale. Pertanto, non sarà difficile trovare il prodotto ideale, ma sarà fondamentale selezionarlo con la dovuta attenzione.
Quanti tipi di punte per saldatura esistono?
Come accennato, ne esistono numerose e sono diversi i marchi che le propongono. Senza andare ad analizzare i vari brand, andremo a parlare delle caratteristiche delle principali punte da saldatura a nostra disposizione.
Partendo dai prodotti dalle minori dimensioni, troviamo le punte note come “microstili”. Queste ultime si rivelano ottimali per chi opera nell’ambito della telefonia e dell’informatica. Infatti, sono l’ideale per la riparazione di smartphone, ma anche di tablet, e consentono di eseguire microsaldature e saldature SMD.
Il mercato propone poi numerose altre punte saldanti, che si differenziano tra loro per forma e dimensioni, arrivando fino agli stili da 200W, utili per la saldatura pesante che viene effettuata in ambito industriale.
Quali sono i prodotti migliori?
Molte delle migliori punte sono dotate di una struttura resistente e di un rivestimento particolare (di solito galvanico). Vengono inoltre progettate e realizzate per una specifica lavorazione, e possono funzionare ottimamente se combinate con una saldatrice di qualità.
Pertanto, prima di scegliere il prodotto ideale, sarà sempre necessario avvalersi della strumentazione giusta e avere le idee chiare riguardo al tipo di saldatura che si andrà ad effettuare.
Tra i prodotti più efficienti, ne possiamo trovare anche alcuni altamente innovativi e all’avanguardia, studiati appositamente per facilitare persino i più difficili e impegnativi lavori di saldatura. La tecnologia ha portato alla luce numerosi articoli performanti, ideali per portare a termine tutte le operazioni più precise che, fino a qualche tempo fa, erano considerate particolarmente complesse.
Alcune punte saldanti sono studiate per supportare lavorazioni di ogni tipo offrendo la massima qualità, e sono dette appunto “per applicazioni universali”. Altri prodotti, invece, oltre all’elemento riscaldante sono dotati di sensori integrati.
Questi componenti assicurano una rapida risposta all’abbassamento della temperatura di saldatura, sono pronti all’uso in pochi secondi e garantiscono performance decisamente superiori rispetto ai modelli di base.
In generale, è opportuno indirizzarsi verso elementi in grado di promuovere una corretta trasmissione del calore e una facile e rapida sostituzione dell’elemento stesso. Le punte per saldatura da prediligere sono inoltre quelle che assicurano rapidi tempi di riscaldamento e di recupero della temperatura.
Per la scelta, è necessaria una specifica competenza o un valido aiuto
Trattandosi, come dicevamo, di un mercato ricco di proposte, è importante fare una scelta ponderata, affidandosi alle proprie specifiche competenze o a quelle degli esperti nel settore. Facendo così, si potrà contare su tempistiche di riscaldamento molto rapide, su veloci recuperi della temperatura e su performance eccellenti.
Chiaramente, selezionando le migliori punte per saldatura, sarà possibile usufruire di un prodotto duraturo, resistente e affidabile, e assicurarsi tempi e costi di produzione minori.
Come possiamo “far durare” di più una punta?
Anche il prodotto migliore merita la giusta cura. Quando si tratta di punte saldanti, può capitare di ritrovarsi a dover combattere e/o prevenire l’ossidazione. Quest’ultima può influire negativamente sulla trasmissione del calore al metallo da saldare e portare alla realizzazione di giunzioni imperfette, rialzate e poco solide.
Non a caso, capita a molti operatori di non ottenere i risultati prefissati e di pensare che non sia stata raggiunta la temperatura necessaria al tipo di saldatura… Il più delle volte, il problema è invece l’ossidazione, che riduce il calore trasmesso in modo notevole.
In genere, accade questo: con il passare del tempo, la placcatura di ferro integrata sulla punta si trasforma naturalmente in ossido di ferro. Questo può compromettere la funzionalità dell’elemento.
A questo proposito, è utile considerare che l’ossidazione si verifica lentamente quando il ferro si trova a temperatura ambiente. Tuttavia, il calore delle operazioni di saldatura fa sì che questo accada in maniera più veloce.
Ovviamente, alcune punte sono state ideate con l’intento di limitare o evitare totalmente questo tipo di problematica. Quando però non è così, è importante fare del proprio meglio per prevenire l’ossidazione, salvaguardando così le prestazioni e la durabilità del prodotto.
In questo caso, si suggerisce di proteggere la punta con uno strato di saldatura oppure di mantenerla sempre pulita, evitando inoltre il calore non necessario (avvalendosi solamente della temperatura ideale in base al tipo di saldatura da effettuare).
Quando la punta è già ossidata, è possibile comunque contare su uno strato di saldatura con disossidante. In più, si potranno usare detergenti appositi o la lana di ottone (sempre per la pulizia), fino ad eliminare completamente l’ossidazione.
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Sicuramente, il tema delle punte per saldatura può risultare complesso, soprattutto per le notevoli variabili e opportunità da considerare.
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