La saldatura è una tecnica fondamentale nell’industria manifatturiera e nella costruzione. Per ottenere giunture di qualità, è spesso importante scegliere il giusto metallo d’apporto. Questo materiale, che quasi sempre si presenta sotto forma di elettrodo o filo, svolge un ruolo cruciale nel processo di saldatura. Infatti, fornisce il materiale aggiuntivo necessario per unire le due parti da saldare. Quali sono le informazioni da conoscere a riguardo e che aiutano a scegliere il materiale d’apporto più adeguato?
L’importanza di questo materiale
Come anticipato, il metallo d’apporto può svolgere una funzione importante durante le operazioni di saldatura. Diciamo “può” perché non sempre è necessario: tutto dipende dal tipo di saldatura, dal materiale da saldare e dai risultati da raggiungere. Quando va usato, è fondamentale sceglierlo con attenzione. In questi casi avrà la funzione di riempire lo spazio tra i materiali da saldare, e quindi svolgerà un ruolo chiave nella formazione della giunzione saldata.
Le differenti tipologie di metallo d’apporto
Esistono diversi tipi di materiale d’apporto, tra cui elettrodi rivestiti e fili di saldatura in acciaio inossidabile, alluminio, rame, nichel, etc. La scelta dell’opzione più corretta dipende da vari fattori, quali:
- tipo di saldatura da eseguire (ad arco, a gas, a resistenza),
- materiale da saldare (acciaio, alluminio, etc.),
- applicazione specifica.
Per ottenere una giuntura resistente, durevole e priva di difetti, è sempre fondamentale selezionare un metallo d’apporto che abbia proprietà chimiche e meccaniche compatibili con i materiali da saldare.
I materiali più usati
Tra le soluzioni più utilizzate troviamo l’elettrodo rivestito, costituito da un’anima metallica e ricoperto da un materiale di rivestimento che protegge il metallo fuso dalla contaminazione. Tra gli altri tipi di metallo d’apporto sfruttati ci sono i fili di saldatura disponibili in diverse leghe. Questi fili vengono spesso usati in processi di saldatura ad arco, in particolare MIG (Metal Inert Gas) e TIG (Tungsten Inert Gas).
Ogni metallo ha proprietà specifiche che lo rendono adatto a determinate applicazioni. Ad esempio, i fili in acciaio inossidabile sono ampiamente utilizzati in applicazioni che richiedono resistenza alla corrosione. L’alluminio, invece, è usato quando si necessita di realizzare giunture resistenti senza compromettere la leggerezza del manufatto.
Come scegliere il metallo d’apporto ideale
Considerando i dettagli sopraindicati, non sarà difficile selezionare il prodotto giusto. In ogni caso la scelta del materiale d’apporto dipenderà dal tipo di saldatura e dal materiale da saldare. Pertanto, durante la selezione sarà fondamentale valutare con accuratezza le proprietà chimiche e meccaniche del metallo d’apporto e confrontarle con quelle dei materiali da saldare.
Un fattore da considerare assolutamente è la compatibilità termica tra il materiale d’apporto e i materiali da saldare. È importante che il materiale d’apporto abbia una temperatura di fusione simile a quella dei materiali da saldare. Con un’attenta selezione si potranno evitare problemi di distorsione o rottura della giuntura, di corrosione o cricche nella saldatura.
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