I controlli non distruttivi sulla saldatura si presentano come diversi procedimenti che consentono di valutare se la giuntura realizzata dispone o meno di qualche difetto. Dopo un’attenta valutazione, si potrà decidere come procedere per poter porre rimedio alle eventuali problematiche riscontrate. Entriamo più nel dettaglio andando a scoprire altre informazioni a riguardo.
Cosa dice la legge in merito a tali controlli
Secondo la normativa in vigore, i controlli non distruttivi sulla saldatura sono procedure obbligatorie. Devono essere svolti all’interno di impianti e aziende che producono prodotti e strutture che hanno un impatto importante nella vita di tutti i giorni.
Proprio per questo motivo, questi controlli vengono sempre effettuati, ad esempio, sugli impianti di depurazione dell’acqua. Come molti altri tipi di impianti, questi devono presentare saldature perfette, che impediscano perdite e che proteggano l’acqua da eventuali contaminazioni.
Questa tipologia di impianto ha un forte impatto sulla nostra vita di tutti i giorni. Infatti, se le giunture saldate fossero difettose, verrebbe messa a rischio la sicurezza delle persone che utilizzano l’acqua per diversi scopi. Da questo si capisce bene perché i controlli non distruttivi sulla saldatura sono obbligatori in determinate situazioni.
Che tipo di prove vengono effettuate durante i controlli non distruttivi sulla saldatura
I controlli che vengono effettuati si suddividono in due gruppi differenti tra di loro, il cui scopo finale tende a essere ben distinto. La prima categoria è quella dei controlli superficiali che, come suggerisce il nome, permettono di valutare se, ad esempio, nella parte esterna di una saldatura sono presenti delle imperfezioni.
Si parla poi di prove volumetriche e in questo caso si fa riferimento, ad esempio, ai controlli non distruttivi sulla saldatura che si possono richiedere per controllare l’interno delle tubature. Queste verifiche consentono di capire se in esse e nelle saldature presenti vi sono difetti.
I controlli superficiali, quali sono
I controlli superficiali sono di tre tipi e quello maggiormente economico, ma anche soggetto a una quantità superiore di errori, è quello di tipo visivo.
In questo caso l’esperto che deve svolgere tale verifica controlla, mediante strumenti di ingrandimento, se l’esterno di un elemento o struttura è correttamente saldato. Il controllo consentirà di capire se e quali modifiche o miglioramenti effettuare sulla superficie in oggetto.
In questa categoria di controlli non distruttivi sulla saldatura sono inclusi anche i controlli elettromagnetici. Questi permettono di valutare se il campo generato subisce delle distorsioni e, di conseguenza, se la saldatura non è perfetta. Per quanto riguarda elementi come i tubi, si usa un liquido per valutare se sono presenti difetti nei giunti.
Controlli non distruttivi sulla saldatura: le verifiche interne
Infine, troviamo le verifiche interne, le quali possono essere svolte con apparecchi a ultrasuoni che hanno la capacità di penetrare il materiale dei tubi. Anche queste verifiche permettono di valutare la presenza di discontinuità e difetti. I controlli interni possono inoltre essere eseguiti mediante apposite “radiografie” a raggi X. Persino in questo caso si controllano la qualità della saldatura e dei materiali delle tubature.
Anche al termine di questi controlli non distruttivi sulla saldatura, l’incaricato si occuperà di modificare le giunture controllate affinché l’impianto, sistema o struttura funzioni correttamente. Continuate a seguire il nostro blog per conoscere ogni sfaccettatura del mondo della saldatura e le caratteristiche degli strumenti del settore.