Tra le professioni maggiormente richieste, c’è senz’altro anche quella del saldatore. Avvalersi della relativa qualifica consente di poter contare su numerose possibilità di impiego in molte tipologie di aziende, del settore della carpenteria metallica e non solo. Ma cosa fa un saldatore e cosa offrono i relativi percorsi formativi? Andiamo a scoprire tutto quello che c’è da sapere su questa professione e sul corso per saldatori.
La saldatura, un mondo particolare e pieno di elementi e tecniche da imparare
Come prima cosa, è bene comprendere cos’è la saldatura. Sicuramente, chi opera in questo ambito sa esattamente di cosa si tratta. Tuttavia, chi è alle prime armi, e vuole intraprendere questo nuovo percorso lavorativo, deve essenzialmente conoscere ogni dettaglio ancor prima di iscriversi a un valido corso per saldatori.
Con il termine “saldatura” si va a identificare l’operazione di congiungere due pezzi di metallo, attraverso l’aggiunta di un altro metallo oppure senza. Questa operazione consente di ottenere una giuntura omogenea, liscia e altamente capace di resistere alle sollecitazioni esterne.
Fino a qualche tempo fa, negli istituti professionali con specializzazione meccanica, era compreso tra le materie di studio anche un corso di saldatura. Oggi, invece, esistono percorsi formativi appositi, che insegnano tutto ciò che bisogna sapere sulla saldatura, prima di entrare a lavorare nei corrispondenti settori.
Un valido corso per saldatori è sempre la scelta giusta
Come anticipato, la saldatura permette di congiungere più pezzi insieme, mediante la fusione degli stessi oppure aggiungendo un materiale d’apporto tra i due. Ci sono molti modi per eseguire una saldatura, tutti molto validi. Ognuno di essi presenta le sue complessità e le sue principali destinazioni d’uso, che è un bene imparare in maniera adeguata. Questo permetterà di eseguire lavori qualitativi, ma anche di evitare eventuali danni e/o incidenti.
In un corso per saldatori si ottengono come prima cosa informazioni di carattere generale sugli scopi della saldatura e sui tipi di materiali. In seguito, si imparano le tecniche e si scopre come fare per ottenere una giuntura che possa resistere alle sollecitazioni esterne. Questo passaggio si rivelerà molto importante. Infatti, se si dovesse rompere, in alcuni casi si potrebbero anche verificare gravi conseguenze. È quindi fondamentale imparare ad eseguire la saldatura nel modo più corretto e scegliere un corso di qualità.
Cos’altro si impara in un ottimo corso per saldatori?
Al giorno d’oggi, il procedimento di saldatura deve seguire le norme UNI EN ISO 3834 ed EN 1090-1:2012, a seconda dei tipi di materiali impiegati. Non solo la saldatura deve essere certificata, ma anche il saldatore dev’esserlo per poter svolgere la professione. Questa certificazione si ottiene da un corso per saldatori che permette di avere un patentino. Per chi non lo sapesse, questo patentino è diventato obbligatorio a partire dal luglio 2014. Averlo consente di praticare una professione a tutti gli effetti molto richiesta.
Pertanto, un valido corso per saldatori insegna a rispettare le suddette norme e rende l’operatore qualificato sotto ogni punto di vista. Tra l’altro, è utile considerare che per eseguire una saldatura ci sono vari metodi e bisogna sempre scegliere quello più consono non solo al tipo di materiale da saldare, ma anche in base alle sollecitazioni a cui sarà sottoposta la giuntura o al tipo di ambiente in cui verrà implementato l’oggetto saldato o la saldatura stessa.
Un percorso formativo ottimale potrà insegnare al futuro saldatore a saper selezionare sempre la tecnica di saldatura ideale.
Le altre interessanti nozioni da imparare prima di iniziare a saldare
Come ben sapete, per effettuare una saldatura c’è bisogno di energia. Questa energia è, di solito, fornita sotto forma di calore, che rende duttili i metalli e fa in modo che si colleghino o fondano fra loro. Per ottenere il calore necessario alla fusione del metallo, vengono impiegati metodi differenti che, chiaramente, si potranno scoprire frequentando un adeguato percorso formativo.
Un corso per saldatori potrà inoltre spiegare all’operatore che per eseguire una saldatura bisogna prima di tutto saper leggere i disegni tecnici e le progettazioni. Queste ultime spiegano al saldatore dove deve essere fatta la saldatura, quanto deve essere lunga, quanto materiale è necessario apportare, etc. Questi dati sono tutti definiti in fase di progettazione e chi esegue la saldatura deve assolutamente saper leggere la documentazione tecnica. In caso contrario, non riuscirà a realizzare ciò che è stato richiesto dal progettista.
Durante il corso, si andranno inoltre a scoprire i metalli che in genere sono oggetto di saldatura (alluminio, nichel, rame, titanio, acciaio e non solo), le loro caratteristiche e le tecniche necessarie per saldarli. Si imparerà a fare in modo che la saldatura risulti pulita, omogenea e priva di sbavature. Una figura professionale come un saldatore deve anche sapere come tenere gli impianti di saldatura sempre puliti ed efficienti e quali manutenzioni periodiche devono essere svolte affinché tutto funzioni in modo perfetto.
Tutto questo, o quasi, viene imparato durante i corsi. Ciò che non si impara nei corsi formativi di base, si potrà imparare frequentando percorsi più avanzati o specializzati e, chiaramente, anche sul posto di lavoro.
I tipi di saldatura che si scoprono durante la formazione
Una volta addentrati nella materia in generale, bisogna capire e imparare quanti e quali tipi di saldatura ci sono. Sostanzialmente la saldatura viene suddivisa in due rami: quella elettrica e quella a fiamma. E qui si apre davvero un mondo a parte.
Di solito, i saldatori che utilizzano il metodo elettrico lavorano in cantiere o in officina, e usano una saldatrice che si chiama “ad arco elettrico” o “a filo”. Uniscono le parti metalliche che concorrono alla costruzione di macchinari, e non solo. Per esempio, possono unire tubazioni, cancellate, barre, lastre in metallo o angolari, ed eseguire operazioni utili persino per sostenere intere strutture.
I saldatori che usano il metodo a fiamma, invece, si avvalgono delle saldatrici provviste di cannelli a combustione di gas. Quest’ultimo viene tenuto in bombole ad una determinata pressione. In questo caso, è importantissimo sapere a quanti bar (misurazione della pressione) deve essere tenuto il gas, per evitare spiacevoli incidenti. Il corso per saldatore potrà indirizzare il professionista verso entrambi i rami della saldatura, spiegando le tecniche e le caratteristiche delle saldatrici da utilizzare.
I vari tipi di patentino per saldatore
Al giorno d’oggi, per poter essere impiegato come saldatore, è necessario appunto un patentino. Questo documento qualifica le competenze del professionista e si presenta come una garanzia di conoscenze specifiche, utili per poter effettuare ogni lavoro in completa sicurezza. Per ottenere il patentino bisogna frequentare un valido corso per saldatore e superare un esame che valuta l’idoneità e le competenze per la qualifica professionale.
È importante inoltre sapere che il patentino da saldatore non dura per sempre, ma solo per due anni in caso di saldatura su alluminio e leghe, e per tre in caso di acciai. Dopo questo termine il patentino va rinnovato. Chi lo ha già deve utilizzarlo: se non lo utilizza per sei mesi, può essere annullato. Quindi l’azienda per cui lavorate (se già siete impiegati nell’ambito della saldatura) – o lavorerete – dovrà provvedere alla sua firma periodica affinché non scada.
Infine, è fondamentale considerare che non ne esiste un patentino che vada bene per tutti i tipi di saldatura. Pertanto, sarà opportuno fare un corso di base e poi scegliere una specializzazione con cognizione di causa.
Come scegliere il corso per saldatori?
Per eseguire una selezione accurata, potrete controllare i corsi nella vostra area e scegliere un istituto di formazione che sia autorizzato e certificato. In caso contrario, rischierete di non imparare quello di cui avete bisogno e il vostro patentino potrà non avere valore. Ad ogni modo, ricordate che un ottimale corso per saldatori è sempre composto di una parte teorica in classe e da una parte pratica nei laboratori, dove chiaramente si impara a saldare. Qui avvengono dimostrazioni ed esercitazioni sotto la supervisione dei docenti.
I corsi possono durare dalle dieci alle venti ore, ma anche di più. Alcuni si focalizzano solamente su un tipo di saldatura, altri ne comprendono diverse. La durata del corso dipende altresì dal tipo di saldatura per cui desiderate avvalervi del patentino. Ad esempio, per la saldatura TIG vengono richieste solamente ventiquattro ore di corso.
Cosa otterrete dopo il corso? Non solo la qualifica
Una volta terminato il corso, potrete autocandidarvi presso molte aziende o rispondere a diverse tipologie di annunci di lavoro. Infatti, i saldatori possono lavorare nei cantieri edili o navali, in aziende meccaniche e metalmeccaniche, nelle carrozzerie o nelle fabbriche. In ogni caso, potrete operare avvalendovi delle giuste consapevolezze e lavorare in completa sicurezza, utilizzando i migliori dispositivi di protezione.
Saprete come comportarvi sul posto di lavoro, quali metalli d’apporto usare e se usarli, come comportarvi con determinati materiali e molto altro. Potrete leggere i disegni tecnici e proporre un servizio di qualità che, ovviamente, migliorerà ancor più con il tempo e la pratica. Insomma, un corso per saldatori consente di acquisire tutte le competenze necessarie per poter svolgere la professione in modo sicuro, efficiente e… da professionisti!
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