La saldatura a elettrodo è una delle prime saldature usate nel mondo del lavoro, ma è anche una delle più usate e diffuse attualmente. È adatta a tutti, anche ai principianti, e consente di ottenere validi risultati. Tuttavia, per avvalersi della qualità di saldatura desiderata e di un buon lavoro, è necessario usare l’elettrodo giusto, scegliendo tra i migliori e tra i più utilizzati. Ad ogni modo, sono molti i professionisti e gli amanti del fai-da-te che si chiedono come scegliere gli elettrodi per la saldatura senza commettere errori: si tratta di una selezione che scatena sempre qualche dubbio.
Proprio per questo, abbiamo deciso di proporvi una breve panoramica che vi aiuterà ad avvalervi di una migliore comprensione delle singole tipologie. In questo articolo scoprirete infatti le principali caratteristiche dei vari elettrodi, che vi porteranno a fare una scelta giusta, ponderata e in grado di soddisfare appieno le vostre esigenze.
I vari tipi di elettrodi per la saldatura
Quando si tratta di scegliere gli elettrodi per saldatura, la prima cosa da fare è identificare le varie tipologie di elettrodi esistenti. I più “semplici”, ovvero quelli usati per avvalersi di una buona qualità di saldatura e in assenza di esigenze particolari, sono quelli in grado di depositare un materiale molto simile a quello della base su cui si lavora. Ad ogni modo, i tre elettrodi più usati e da conoscere sono questi:
- Elettrodi rutilici
Questi sono quelli più usati, in quanto di facile utilizzo e semplici da reperire. Sono l’ideale per saldare l’acciaio comune e quello inossidabile. Anche se non offrono la qualità di saldatura proposta dagli altri elettrodi, non possiamo di certo sottovalutarne l’efficienza e l’usabilità, che li rendono idonei per lavori semplici e alla portata di tutti.
- Elettrodi basici
Questi elettrodi sono altamente qualitativi e adatti per la lavorazione di metalli speciali e, soprattutto, ad alta resistenza, come ad esempio quelli contenenti nichel. Ottimi per le lavorazioni all’interno di grandi costruzioni, propongono saldature capaci persino di resistere a forti sollecitazioni e/o a urti violenti. In pratica, sono strumenti perfetti per i professionisti e per i lavori più complessi ed elaborati.
- Elettrodi cellulosici
In questo caso, si tratta di elettrodi molto funzionali che contengono cellulosa. Vengono chiamati inoltre “elettrodi a rivestimento volatile” in quanto, durante l’utilizzo, rilasciano una grande quantità di fumo. In generale sono adatti alla fusione e alla saldatura dei materiali base e assicurano ottime caratteristiche da un punto di vista meccanico.
Altri dettagli da non sottovalutare durante la scelta degli elettrodi
Oltre a quello che abbiamo detto finora, è importante considerare che l’identificazione che accompagna ogni modello è fatta di numeri e lettere che corrispondono alle principali specifiche dell’elettrodo in questione e, pertanto, durante l’acquisto è utile avere una buona conoscenza delle norme AWS. Con queste basi, potrete certamente farvi un’idea e poter iniziare a scegliere gli elettrodi per la saldatura in base alle vostre esigenze. Tuttavia, trattandosi di un argomento ampio e complesso, vi invitiamo a chiederci consigli e, in ogni altro caso, a richiedere la consulenza di un esperto che possa aiutarvi durante la scelta.