La saldatrice a filo continuo si presenta come uno strumento molto utile per chi necessita di eseguire diverse operazioni di saldatura nel minor tempo possibile. Infatti, è un macchinario molto più veloce rispetto alle saldatrici TIG e alle saldature MMA con elettrodo.
Nel caso della saldatura a filo continuo, ci si avvale della tecnologia MIG MAG. Per quest’ultima non è necessario cambiare l’elettrodo, né tantomeno perdere tempo per rimuovere le scorie. Questo è ciò che rende più rapido il macchinario di cui parliamo oggi.
Per queste ragioni, la saldatrice a filo continuo è l’ideale per chi desidera elevare i propri livelli di produttività o aumentare il volume di produzione della propria azienda. Naturalmente, però, non finisce qui. Andiamo a vedere tutto quello che dovreste sapere su questo tipo di saldatrice.
Non solo velocità: la saldatura a filo continuo e le altre peculiarità da non sottovalutare
La rapidità nelle operazioni di saldatura è sicuramente una delle principali caratteristiche della saldatrice a filo continuo. Tuttavia, ci sono anche altri dettagli da prendere in considerazione. In primo luogo, possiamo dire che questa macchina è pratica da usare e adatta anche ai saldatori principianti. Si presenta come un’ottima soluzione per chi vuole fare pratica e consente di imparare a saldare incontrando minori difficoltà.
Ovviamente, non può essere usata per ogni tipologia di operazione: tutto dipende dalle condizioni di lavoro, dal metallo da saldare e dai risultati che si devono ottenere. In più, è importante ricordare che se si necessita di effettuare saldature più complesse o che devono resistere a carichi o sollecitazioni di notevole entità, potrebbe essere necessario usare un altro genere di saldatrice. In queste situazioni, si dovranno inoltre presentare elevate abilità e specifiche competenze, nonché aver frequentato corsi appositi per ottenere il patentino per la saldatura.
Premesse e raccomandazioni a parte, è importante sapere che possiamo scegliere la strumentazione ideale tra diverse saldatrici a filo continuo. Esistono infatti vari modelli, proposti da numerose aziende del settore, che si possono dividere in due categorie principali: le saldatrici sinergiche e quelle a scatti. Queste ultime si presentano come macchinari dotati di un funzionamento elettromeccanico, valorizzato dalla presenza di gruppi di potenza in avvolgimento di alluminio o rame.
La saldatrice a scatti
Questa tipologia di saldatrice necessita di essere regolata adeguatamente attraverso i selettori a scatti: il loro posizionamento permette di regolare la potenza di saldatura. Attraverso un apposito sistema può essere regolata anche la velocità del filo. La corretta regolazione può determinare una migliore o peggiore qualità della giuntura ottenuta. Per rendere perfetta l’intera procedura, è opportuno scegliere con attenzione il gas di protezione. Questo andrà selezionato in base al metallo da saldare.
Esistono anche saldatrici a scatto che non necessitano di gas di protezione, e sono adatte principalmente alla saldatura di lastre o pezzi in acciaio al carbonio dotati di uno spessore non troppo ridotto. In alcune situazioni si potranno utilizzare anche per la lavorazione di alluminio e acciai inossidabili. Queste speciali tipologie di saldatrici sono però molto più difficili da usare rispetto alle altre tipologie.
La saldatrice sinergica
Quest’altro tipo di saldatrice a filo continuo è più professionale ed è disponibile in differenti modelli. Alcuni sono di alta gamma, nonché dotati di innovative funzioni aggiuntive. Grazie al loro sistema all’avanguardia, queste strumentazioni possono regolare automaticamente i parametri di saldatura, basandosi semplicemente sullo spessore dei pezzi e sul tipo di materiale da saldare.
I modelli meno elaborati sono adatti anche ai saldatori alle prime armi. Ad ogni modo, tutte le saldatrici sinergiche sono ottime persino per i professionisti esperti. Infatti, consentono di eseguire modifiche e personalizzazioni alle curve di saldatura, e in molti casi permettono di impostare a proprio piacimento le frequenze di pulsazione e molti altri parametri. Le macchine più moderne possono anche memorizzare i programmi e i vari processi di saldatura utilizzati. Questa macchina è adatta principalmente alla saldatura di acciai inossidabili e alluminio.
La regolazione della saldatrice a filo continuo
A parte nei casi in cui la saldatrice si programma in maniera automatica, per ottenere validi risultati e una saldatura di qualità, è opportuno regolare correttamente i parametri di saldatura. Qui entrano in gioco molteplici fattori da valutare e considerare. Infatti, le saldatrici non automatiche permettono di regolare numerosi parametri e funzionalità: dalla corrente al gas di protezione, dalla velocità al diametro del filo.
Con questi presupposti, è utile sapere innanzitutto che in base all’intensità di corrente si potrà fruire di una differente modalità di trasferimento del materiale d’apporto nell’arco di saldatura. L’intensità di corrente di saldatura è correlata a sua volta alla tensione e alla rapidità del filo.
La regolazione della corrente di saldatura
Nello specifico, con una bassa intensità di corrente si potrà ottenere il trasferimento per corto circuito, denominato Short Arc. Con un’intensità media si passerà invece al trasferimento a gocce o globulare, chiamato Globular Transfer. Infine, con un’intensità elevata si userà la modalità di trasferimento a spruzzo, ovvero la Spray Arc. Quando si aumenterà la corrente di saldatura, si dovrà incrementare anche la rapidità del filo.
Entrando più nel dettaglio, è utile dire che il trasferimento Short Arc è più adatto alla saldatura di metalli con uno spessore sottile, il Globular Transfer è idoneo per i metalli con uno spessore medio e la modalità Spray Arc è adatta ai materiali con spessori più elevati.
In alcune saldatrici a filo contino, il trasferimento a spruzzo è stato unito all’uso della corrente pulsata. Questa soluzione è la migliore per chi necessita di saldare l’acciaio inossidabile, l’alluminio e i metalli con spessori sottili. In sostanza, in base al tipo di saldatrice, al metallo da saldare e al lavoro da eseguire, potrete regolare la macchina nel modo più corretto e arrivare ad ottenere risultati ottimali.
La fuoriuscita del gas di protezione
Oltre alla regolazione dell’intensità di corrente, della velocità del filo e al conseguente cambio di trasferimento del metallo d’apporto, non bisogna dimenticare di impostare correttamente i parametri che riguardano il gas di protezione.
Nel caso della saldatura MIG, il gas è inerte e si potrà dunque usare l’argon o l’elio. Per la procedura MAG, invece, il gas di protezione è attivo. In genere si predilige l’uso di una miscela di anidride carbonica (non oltre il 25% – non adatta alla modalità Spray Arc) e argon. In entrambe le situazioni, bisognerà decidere quanto gas di protezione dovrà uscire durante le operazioni di saldatura. Per ottenere dei validi risultati in termini di qualità, è consigliabile evitare di scendere sotto i 10 l/minuto. In base alla grandezza del cordone di saldatura, si dovrà incrementare il flusso di gas in uscita.
Gli altri parametri da regolare
Anche gli altri parametri da regolare si dovranno scegliere in funzione della tipologia di saldatura da eseguire e di metallo da saldare. Quindi, persino in questo caso, sarà importante conoscere nel dettaglio il lavoro da eseguire e sapere quali risultati si devono ottenere. Infine, non si dovrà dimenticare di studiare bene le specifiche funzionalità della saldatrice a filo continuo scelta. Infatti, ogni modello potrebbe presentare differenze e caratteristiche aggiuntive.
In caso di problemi, sarà utile chiedere consiglio al fornitore. Per evitare gran parte delle difficoltà, si potranno prediligere i modelli digitali e/o quelli sinergici, che consentono anche a chi non è esperto di avvalersi di regolazioni corrette in ogni situazione.
Le nostre competenze al servizio di aziende, professionisti e non solo
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