Cannello ossiacetilenico: come usarlo in maniera sicura

Cannello ossiacetilenico lavorazione metalli

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Il cannello ossiacetilenico è uno degli strumenti più usati nell’ambito della carpenteria metallica. Può essere utilizzato manualmente, ad esempio durante alcuni lavori di demolizione di grandi strutture metalliche. Può altresì essere montato su apposite macchine e operare garantendo una maggiore precisione e regolarità dei bordi, fattori molto importanti nel caso di eventuali successive saldature.

Trattandosi di un apparecchio che funziona grazie a gas combustibili e comburenti, è soggetto a specifiche normative di sicurezza, ovvero quelle della norma UNI 11627. È da evitare in particolare il “flusso inverso”, chiamato anche “ritorno di fiamma”. Andiamo a vedere come usare il cannello da taglio in modo sicuro.

Operare con la massima prudenza

Per evitare il cosiddetto “ritorno di fiamma”, e altri incidenti che possono verificarsi durante l’utilizzo del cannello ossiacetilenico, è necessario effettuare un controllo specifico su tutta l’attrezzattura impiegata. Ci si deve inoltre assicurare che sia sempre conforme alle disposizioni di legge.

Il primo controllo da fare deve mirare alla verifica dell’integrità dei riduttori di pressione. I raccordi del cannello da taglio ossiacetilenico devono essere stabili e affidabili, e i monometri devono essere integri. È necessario inoltre assicurarsi che tali accessori siano conformi alla norma EN ISO 2503. Il riduttore non deve svitarsi completamente e nella manovra di avvitamento occorre che la pressione aumenti gradualmente. Controllate sempre, poi, che non ci siano macchie d’olio sul riduttore.

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Altri dettagli da non sottovalutare prima dell’uso di un cannello ossiacetilenico

Un’ulteriore verifica deve interessare i tubi di gomma. I colori devono combaciare in funzione del gas utilizzato: blu per l’ossigeno e rosso per acetilene e propano. In più, tastando e ispezionando, dovrete verificare che non ci siano crepe o protuberanze. I tubi devono essere conformi alla norma UNI EN ISO 3821.

I raccordi rapidi del cannello ossiacetilenico devono essere fissati in modo sicuro e occorre controllarne la tenuta con la pressione di esercizio, prima con l’accoppiatore fissato e poi scollegato. Vi raccomandiamo, in questo caso, di verificare la conformità alle norme EN 561 e ISO 7289.

I dispositivi d’arresto del ritorno di fiamma, che devono essere conformi alle norme EN 730-1 e ISO 5175, vengono spesso sottovalutati. Tuttavia, raccomandiamo di porgere un’estrema attenzione nell’applicare le valvole di sicurezza sul riduttore per ossigeno e gas combustibile e sul cannello. Bisogna inoltre verificare la tenuta dei raccordi e dei rubinetti e assicurarsi che l’ugello e la punta siano in buono stato. Eseguendo costantemente questi controlli sarà possibile usare il cannello ossiacetilenico in sicurezza.

Ultime raccomandazioni

Infine, è doveroso usare i dispositivi di protezione individuale per occhi, mani e altre parti del corpo (grembiule, guanti, occhiali, tuta ignifuga, etc.). Inoltre, prima dell’uso del cannello ossiacetilenico, si devono fissare bene le bombole del gas alla stazione di lavoro o all’apposito carrello. Siccome i fumi e i gas che esalano dagli apparecchi nel corso della procedura di saldatura e taglio non sono salutari per l’organismo, abbiate cura di tenere il luogo di lavoro ben ventilato e/o di aspirare i fumi per mezzo di appositi strumenti.

Non solo cannello ossiacetilenico

Oltre all’uso del cannello ossiacetilenico, per eseguire il taglio dei metalli si possono usare macchinari per il taglio al plasma. Anche questa soluzione è molto valida e funzionale. Potete trovare maggiori informazioni QUI.

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